L’olio
fritto fa male?
Anch'io come tanti pensavo che il friggere
l'olio comportasse un aumento di calorie, invece ho trovato questa interessante
informazione cercando in internet.
Asefrid
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Fonte:
nutrizione.forumattivo.com
L'olio "cotto" è il grasso sottoposto a temperature
medio basse mentre l'olio "fritto" raggiunge temperature intorno o
sopra i 200° C.
A temperature medio-basse gli acidi grassi di cui è composto
l'olio non subiscono eccessive modificazioni, mentre portare l'olio a
temperature alte, significa permettere la produzione di sostanze irritanti
(come l'acroleina tossica per il fegato, irritante per
la mucosa gastrica, prodotta dalla disidratazione del glicerolo).
Quando le componenti dell'olio vengono fortemente degradate (si chiama
perossidazione lipidica) noi andiamo ad ingerire composti ossidati e ossidanti
che aumentano la produzione di radicali liberi nel nostro organismo con tutti i
danni conseguenti.
Ovviamente friggere significa anche aumentare notevolmente
l'introito calorico dei cibi.
Gli olii più resistenti alle alte temperature sono quello di
oliva e quello di arachidi.
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